Prezzi in aumento per carburanti, elettricità e gas
Il costo del gas italiano, misurato dall’indice Igi (Italian Gas Index), è salito a 40,12 euro al Megawattora, rispetto ai 34,43 euro/Mwh dei giorni scorsi. Anche il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) è aumentato, superando i 100 euro e arrivando a 105,97 euro al Megawattora (+10% rispetto alla settimana precedente).
Ma è soprattutto il prezzo della benzina a far discutere: da giorni supera i due euro al litro, suscitando polemiche sulle speculazioni che sembrano colpire chi si sposta per le vacanze. Secondo l’Unione nazionale consumatori, questa situazione ha portato a un aumento di 7 euro per un pieno di benzina e di quasi 10 euro per un pieno di gasolio in soli tre mesi, da maggio a oggi. Questo incremento non sembra giustificato dalle quotazioni petrolifere, che sono aumentate solo dell’1% rispetto all’inizio dell’anno, mentre il prezzo della benzina alla pompa è aumentato mediamente del 7%.
Anche Federconsumatori ritiene che i prezzi siano irragionevolmente elevati e che non possano essere giustificati dal rallentamento della produzione americana e dal taglio annunciato dall’Opec. Per una famiglia media, l’aumento dei prezzi dei carburanti comporta una spesa aggiuntiva di 216 euro all’anno, a cui si aggiungono altri 178,80 euro di ricadute indirette dovute all’aumento dei prezzi di beni e servizi (l’86% dei quali viene trasportato su gomma), per un totale di 394,80 euro.
Secondo il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, il prezzo della benzina self-service è ai massimi livelli dal luglio 2022, con un prezzo medio di 1,946 euro al litro (+0,7 centesimi rispetto alla settimana precedente), mentre il gasolio si attesta intorno a 1,845 euro al litro (+1,7 centesimi). Sulle autostrade, la benzina viaggia in media intorno ai 2,018 euro al litro self-service, mentre il gasolio si trova a 1,932 euro al litro.
Il prezzo più basso della benzina si registra nelle Marche, a 1,925 euro al litro, mentre il costo più elevato si trova in Basilicata, a 1,971 euro al litro. La provincia di Bolzano conferma il prezzo più alto, con 1,984 euro al litro. La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli sui prezzi dei carburanti e ha riscontrato 40 violazioni in alcuni distributori di Padova, con sanzioni che vanno da 8.100 euro a un massimo di 82.000 euro.
L’Unione nazionale consumatori critica il governo per il fallimento dell’esposizione del prezzo medio regionale, che avrebbe dovuto ridurre i prezzi. Secondo Assoutenti, grazie agli extra profitti derivanti dai prezzi più alti della benzina e del gasolio, il governo potrebbe e dovrebbe abbassare le accise, per evitare un effetto domino con aumenti dei prezzi su tutti i beni trasportati, con conseguenze pesanti sui redditi delle famiglie e sui consumi degli italiani.