Il prezzo del petrolio greggio WTI ha superato facilmente i 80 dollari al barile con l’ultimo tentativo di ripresa che potrebbe continuare questa settimana, considerando l’apertura rialzista.
Il gas naturale, invece, si è mantenuto stabile tra i 2,5 e i 2,8 dollari, senza sorprese particolari. Nel breve termine, non sembra esserci spazio per movimenti significativi al rialzo o al ribasso.
Precisamente, oggi il petrolio greggio WTI si attesta a 81,2 dollari al barile, mentre il gas naturale è a 2,604 dollari. Al momento, entrambe le commodities mostrano una solida tendenza al rialzo.
Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha vissuto una fase di maggiore volatilità nella scorsa settimana, con tentativi di ribasso al di sotto degli 80 dollari al barile.
Il recupero della scorsa chiusura settimanale, che continua oggi, conferma la solidità del petrolio texano, sostenuto dai tagli alla produzione di Russia e Arabia Saudita.
Con la riduzione della volatilità, il taglio della produzione inizia a sostenere la ripresa del petrolio greggio WTI, che ritorna sopra la resistenza intermedia di 81 dollari al barile.
Da qui, le previsioni tecniche indicano un ulteriore aumento verso i massimi relativi della scorsa settimana a 83,77 dollari al barile e poi verso i massimi del 2023 a 84,4 dollari.
Tuttavia, raggiungere questi valori sarà delicato, considerando la forte pressione ribassista causata dagli stimoli di ritracciamento. Tuttavia, è possibile osservare almeno un recupero del livello di 82 dollari nel breve termine.
Lo scenario più ribassista ripartirebbe da un calo al di sotto degli 80 dollari, che si trovano ormai a una distanza sicura dal livello attuale. Sebbene nuovi ribassi non possano essere esclusi, l’ipotesi ribassista può attendere. Ora che il mercato è tornato a guardare in alto, possiamo aspettarci nuovi test rialzisti.
Previsioni sul prezzo del gas naturale
Il prezzo del gas naturale aveva subito un calo a partire dal 16 agosto, pur rimanendo all’interno di una banda laterale ben definita.
Il recente recupero, che riporta il gas naturale sopra i 2,6 dollari, non cambia la situazione, ma avvicina il prezzo al pivot di 2,65 dollari.
Raggiungere di nuovo questo valore potrebbe ridurre la volatilità per qualche sessione, in vista di nuovi stimoli da parte del mercato.
Un nuovo calo al di sotto dei 2,6 dollari potrebbe invece riportare il gas naturale verso i margini inferiori della banda laterale, tra i 2,5 e i 2,55 dollari.
Un calo al di sotto di questi valori permetterebbe al gas naturale di allontanarsi al ribasso dall’area laterale, per raggiungere i minimi relativi a circa 2,2 dollari, nella precedente fascia di stagnazione.
Un aumento oltre il target di 2,8 dollari e verso i massimi relativi poco sotto i 3 dollari sembra al momento troppo ambizioso. Anche solo per testare i 2,8 dollari, il gas naturale avrebbe bisogno di un forte impulso da parte del mercato.
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