Caro direttore,
Vorrei portare alla tua attenzione il comportamento di un’azienda dei servizi energetici chiamata Iren. Essendo una società partecipata dal Comune, naturalmente ispira fiducia. Sono un loro abbonato e sempre stato un ottimo pagatore dal 2004. A giugno ho ricevuto una notifica che mi informava che il mio contratto a prezzo fisso scadrà a settembre 2023 e passerà a una gestione indicizzata, il cui prezzo varierà in base alle oscillazioni del mercato. La formula per calcolare il prezzo sarà la seguente: PUNbase_mese*(1+pr) + Spread. Come puoi vedere, è molto semplice da capire.
Probabilmente avrei continuato con Iren a settembre a causa della fiducia che ho in questa società. Tuttavia, ho ricevuto una fattura datata 12 luglio relativa al gas, definita come conguaglio con acconto, che mi addebita 1248,99 euro per 399 Smc. Dopo aver contattato il servizio clienti e aver atteso un tempo assurdo, mi è stato confermato che il prezzo del mio gas è passato da circa 0,50 euro al metro cubo a circa 2,5 euro al metro cubo a partire dal primo aprile. Stiamo parlando di un aumento di cinque volte il costo. Quindi, se il mio contratto a prezzo fisso scade a settembre, come mai ho ricevuto un aumento del genere ora?
Inoltre, vorrei segnalare che Iren offre prezzi molto più bassi solo per i nuovi clienti, escludendo coloro che pagano regolarmente le bollette da 20 anni. Questo mi ha spinto a cambiare fornitore a settembre, nonostante la mia fiducia in Iren e nel Comune. Questa situazione va contro la trasparenza e i profitti trimestrali.
Cordiali saluti,
Parma, 13 agosto