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giovedì, Gennaio 23, 2025
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Aumento del prezzo del gas: segnale di una crisi in corso?

Il prezzo del gas sta nuovamente aumentando dopo mesi di calo. Secondo Leonhard Birnbaum, CEO dell’azienda energetica tedesca Eon, la crisi non è ancora finita e ci si aspettano difficoltà durante l’inverno. Le sue parole hanno causato un aumento del 31% del prezzo del gas a 40 euro al megawattora. Anche se il prezzo è sceso leggermente a 36 euro, ci sono ancora preoccupazioni per l’inverno a venire.

Le parole di Birnbaum aprono la porta a uno scenario preoccupante per l’inverno. Con il freddo che si avvicina, la domanda di gas aumenterà. Al momento, i prezzi sono molto inferiori rispetto agli alti livelli dell’estate scorsa, ma rimangono il doppio rispetto a due anni fa.

La situazione è complicata dal cambiamento strutturale causato dall’abbandono del gas russo da parte dell’Europa dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina. Gli stoccaggi di gas in Europa sono attualmente al 87%, salendo all’89% in Italia. Tuttavia, gli equilibri sono delicati e c’è sempre il rischio di interruzioni nell’approvvigionamento. Il gas proveniente dalla Russia è stato sostituito da quello proveniente da Qatar e Stati Uniti, ma senza gasdotti, il gas arriva tramite navi che scelgono liberamente il porto di destinazione in base al prezzo più alto.

La mancanza di certezza nell’approvvigionamento è un problema che deve essere risolto trovando altri paesi esportatori di gas. Inoltre, i prezzi del gas saranno influenzati dai mesi invernali, quando la domanda raggiungerà il picco. Se i prezzi aumenteranno, spetterà alle singole nazioni decidere se aiutare i consumatori a pagare le bollette.

Un’altra preoccupazione riguarda l’Australia, uno dei principali esportatori di gas naturale liquefatto. I lavoratori di Chevron Corp. e Woodside Energy Group Ltd. minacciano uno sciopero che potrebbe influire sulle esportazioni di gas naturale liquefatto. L’anno scorso, l’Australia ha stabilito un nuovo record mondiale di esportazioni di GNL.

Il recente aumento del prezzo del gas è stato causato dalle parole di Birnbaum e dalle preoccupazioni riguardanti l’Australia. Gli analisti delle materie prime ritengono che alcuni trader abbiano chiuso le loro posizioni corte a seguito della riduzione delle forniture. Questa decisione è stata influenzata dal fatto che l’Europa non è in grado di garantire sufficienti contratti di GNL a lungo termine per compensare la mancanza di gas russo.

In conclusione, il prezzo del gas sta aumentando nuovamente e ci sono preoccupazioni per l’inverno a venire. La situazione è complicata dalla mancanza di certezza nell’approvvigionamento e dalle preoccupazioni riguardanti l’Australia. Gli analisti ritengono che il recente aumento del prezzo sia stato causato da trader che hanno chiuso le loro posizioni corte. La situazione richiede una soluzione a lungo termine per garantire un approvvigionamento stabile di gas.

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